ANGELO GRIMALDI: La Costituzione di Cadice
8
sua rinuncia alla Corona (la cessione della Corona fu dichiarata nulla, senza nessun valore
ed effetto). Con lo stesso decreto si stabilì anche il principio della separazione dei poteri; le
Cortes
si

riservarono

il

potere

legislativo,

mentre

si

attribuiva

provvisoriamente

il

potere
esecutivo ad una Reggenza responsabile nei confronti della Nazione. Con la rivoluzione il
9
parlamento assunse la funzione di guida del sistema; esso affermò il suo potere costituente
oltre
a

confermare

al

trono

Ferdinando

(in

questo

senso

si

può

parlare

di

rottura

della
continuità dell’ordinamento istituzionale).
Le Cortes (come era avvenuto nell’Assemblea francese del 1789) non si limitarono
ad agire come Assemblea costituente e legislativa, ma funzionarono anche come organo di
governo,
in

alcuni

casi

anche

come

Corte

di

giustizia.

L’attività

del

parlamento

ebbe
un’impostazione borghese, in parte estranea agli orientamenti concreti delle classi popolari:
furono
aboliti
i
diritti
feudali,
le
giurisdizioni
signorili
furono
incorporate
nelle
giurisdizioni
nazionali,

fu

abolita

la

tortura

durante

i

procedimenti

giurisdizionali,

si
procedette
alla

soppressione

dell’Inquisizione,

fu

affermata

la

libertà

di

stampa,

furono
decretate
le

confische

dei

beni

ecclesiastici

e

la

divisione

delle

terre

demaniali.

La
Costituzione dichiarava il cattolicesimo come religione ufficiale ed escludeva tutti gli altri
culti.
2. La Costituzione di Cadice
Dal punto di vista politico la Costituzione di Cadice rappresenta l’inizio della fine
dell’antico regime in Spagna, nonostante l’Assolutismo sia stato ristabilito e la Costituzione
abbia
avuto

breve

validità.

Essa

racchiude

in

generale,

codificandole,

per

la

prima

volta
nella
storia

politico-giuridica

della

Spagna,

le

idee

della

rivoluzione

liberale,

e

da

quel
momento il testo spagnolo sarà di esempio per altre esperienze costituzionali europee. La
9

Los

diputatos

que

componen

este

Congreso,

y

que

representan

la

Nacion

española,

se

declaran
legitimamente constituidos en Cortes generales extraordinarias, y que reside en ellas la soberania nacional [...]
No
conviniendo

queden

reunidos

el

poder

legislativo,

el

executivo

y

el

judiciario,

declaran

las

cortes
generales
y

extraordinarias

que

se

reservan

el

exercicio

del

poder

legislativo

en

toda

so

extension

[...]

El
consejo de Regencia para usar de la habilitacion declarada anteriormente, reconoscerá la soberania nacional
de las cortes...”. Decreto del 24 settembre 1810. In: Colecion de todas las ordenes, decretos y providencias
emanadas de las cortes generales y extraordinarias de los dominios di españa e indias, instalads en la real isla
de
Leon

el

24

de

septiembre

del

año

1810,

De

orden

de

S.E.

El

Congreso

Provincial

(Tarragona:

en

la
Imprenta de Brusi, 1810), 7-10.