ANGELO GRIMALDI: La Costituzione di Cadice
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Costituzione ed un decreto con cui nominò vicario generale del Regno il Principe ereditario
Francesco.
Il

7

luglio

1820

il

Vicario

generale

emanò

un

decreto

con

il

quale

adottò

la
Costituzione di Cadice, il cui art. 1 recitava: “La Costituzione del Regno delle Due Sicilie
sarà
la

stessa

adottata

per

lo

Regno

delle

Spagne

nell’anno

1812,

e

sanzionata

da

Sua
Maestà
Cattolica

nel

marzo

di

quest’anno,

salvo

le

modificazioni

che

la

Rappresentanza
nazionale
costituzionalmente

convocata

crederà

di

proporci

per

adottarla

alle

circostanze
particolari
de’

reali

domini”.
15

Il

13

luglio

1820

Ferdinando

I

giurò

solennemente

sulla
Costituzione.
16

La

Costituzione

fu

approvata

nella

seduta

del

9

dicembre

1820,

ma

fu
promulgata il 29 gennaio 1821.
17
Poco dopo il moto napoletano, nato in seguito al pronunciamento spagnolo, scoppiò
un’insurrezione in Sicilia, dove si contrapposero le esigenze degli aristocratici, sostenitori
della Costituzione siciliana del 1812, a quelle dei borghesi, che invece vagheggiavano la
Costituzione di Cadice. La Costituzione siciliana del 1812 avrebbe assicurato ai baroni ed
ecclesiastici molti privilegi ed un controllo politico attraverso i seggi della Camera dei Pari,
mentre
la

Costituzione

spagnola

era

incentrata

sugli

interessi

della

borghesia

agraria

e
mercantile,
che

nell’unica

Camera

elettiva

avrebbe

conquistato

la

maggioranza

dei

seggi
(difficilmente
i
napoletani
avrebbero

accettato
la
Costituzione

siciliana

del
1812,
considerati i difficili rapporti tra le due parti del regno).
In realtà in Sicilia l’istanza di c.d. “indipendenza” avanzata dai palermitani non fu
condivisa da tutti i Valli (province). Messina, antica rivale di Palermo, aveva festeggiato il
successo della rivoluzione napoletana (molti cittadini messinesi, aderendo al nuovo ordine
di cose, si iscrissero numerosi alla Carboneria); lo stesso avvenne a Catania e a Siracusa,
dove
aumentarono

le

adesioni

alla

Carboneria.

Sulla

stessa

linea

di

Palermo

si

trovava
Girgenti, che aveva assunto un atteggiamento ostile al Governo di Napoli. La Carboneria
contribuiva ad accentuare i legami fra le due parti del Regno e, di conseguenza, si voleva
agevolare in un certo qual modo il percorso al nuovo Governo costituzionale. Ma in Sicilia,
15
Adozione della Costituzione di Spagna dell’anno 1812, Napoli, 7 luglio 1820, in Atti del Parlamento delle
Due Sicilie 1820-1821, Vol. Primo (Bologna: Nicola Zanichelli, 1926), 12-13.
16
Formula del giuramento prestato dal Re, in Atti del Parlamento delle Due Sicilie 1820-1821, Vol. Primo
(Bologna: Nicola Zanichelli, 1926), 14.
17

Costituzione

Politica

del

Regno

delle

Due

Sicilie,

Edizione

fatta

per

ordine

e

sotto

la

direzione

del
Parlamento,
dalla
stamperia
del
Parlamento
Nazionale,
Napoli,
1821.
Disponibile
in:
https://babel.hathitrust.org/cgi/pt?id=hvd.hnf37h&view=1up&seq=5.