Abstract
A qualche anno di distanza dalla morte di Alessandro Baratta è giunto il tempo di riflettere sull’originalità del suo percorso intellettuale e sui meriti scientifici della sua opera. In questo mio contributo vorrei soffermarmi soprattutto sugli esordi di quello che sin dall’inizio apparve come uno dei più promettenti filosofi del diritto della nuova generazione, tentando di collocarlo nel dibattito giusfilosofico (e più in generale nel contesto storico-culturale), di quegli indimenticabili anni Sessanta. Solo nella parte conclusiva cercherò, sia pure alquanto sommariamente, di delineare le tappe successive del suo percorso intellettuale.Comments
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